di Monica FELLETTI
ALLIEVO:
“Prestami il tuo corpo !
Lasciami provare
quel che già Leonardo
tentava di imitare….
Donami l’ebbrezza,
anche una volta sola
dell’incommensurabile
che c’è quando si vola”
AEREO:
“Con quali credenziali
mi fai tale richiesta?
Sei figlio della terra
lì sei nato e resta!”
ALLIEVO:
“Non ho brevetti o titoli
e ancor meno danari
ma do’ tutto me stesso
per quel tuo paio d’ali!”
L’aereo lo fissò con fare pensieroso,
vibrò il timone al vento, poi accennò un sorriso…
AEREO:
“Rispetta i miei comandi
ed obbedirò ai tuoi
e più di quanto credi
farò quel che tu vuoi..
E’ un giorno, d’improvviso,
potrai capire che
noi ora voleremo
perché tu “diventi me”.
Sia parte del tuo cuore
quest’ala prodigiosa,
sia l’altro tuo elemento
quest’aria misteriosa.
Adesso sali a bordo,
umile e grato a Dio…
gira quella chiave,
al resto penso io.”
Monica Felletti - febbraio 2011