di Luigi BERRI
L’ISTRUTT(ORE)RICE
Aspettando nel 2006 l’ultimo arrivo (P92 Super) presi la decisione di fare il “passaggio macchina”. A qualcuno verrà da sorridere, visto che di tali “passaggi” nella mia vita ne ho accumulati a decine, visto che ho volato per oltre 12 anni con un P92 d’antan, visto che poi oggi nel VDS è tutto meno formale…”questo è l’aereo, salta dentro, guarda gli strumenti, dicci se c’è qualcosa che non capisci, qui c’è il blocco freni, qua i rubinetti carburante, la VNE è a 260, i flaps sotto i 120, il finale meglio a 110 se siete in due -non si sa mai-, la pallina sempre al centro” via dall’elica e vai… spesso mi è capitato di vedere ed udire cose del genere. Ma io, diffidente come pochi, ho sempre in mente il decalogo dell’istruttore di …anta anni fa, che mi rimbambiva a forza di continuare la litania
Con tale imprinting di rimbambimento, ho cercato chi mi potesse “fare il passaggio” sulla nuova macchina, non fidandomi di fare solo qualche voletto con coloro che già avevano il Super. L’amico Cesare mi diede la dritta giusta: vai su quel campo, lì troverai un istruttore di VDS, ti presenti, gli spieghi le tue necessità e lui capirà… a proposito, l’istruttore è “un’istruttrice” di VDS e pilota AG … Parbleu, questa non me l’aspettavo, non mi era mai capitato prima. Ma siccome ho sempre rispettato le gerarchie, mi sono detto Ok, se è così vuol dire che se l’è meritato, full stop.
Quella mattina al campo, l’istruttrice giunge a cavallo di una rombante SUZUKI “Bandit” blu, via il casco, cinturone, guanti, presentazione. Bel sorriso giovane, persona tranquilla, fare rassicurante. Dopo un po’ mi chiede da quanto volo, e vedo che ..deglutisce stupita. Io la rassicuro “mi raccomando qui non ci sono io-uomo- e tu-donna-, nessun problema di età-sesso-religione-politica, qui c’è un istruttore e un allievo, e come tale voglio essere trattato, perché < qui si vola >!” (frase storica).
Incominciamo: controlli esterni, come si sale a bordo, regolazione cinture, segreti di messa in moto a freddo e a caldo, ecc.ecc., meno male -penso- così si deve fare, tutto con rassicurante pignoleria fin dall’inizio.
E quindi a forza di mezzore ho volato con lei circa per 5 ore. Ho ammirato incondizionatamente la sua preparazione e il suo immediato riprendere se qualcosa non era stata compiuta a puntino “forse è meglio ridurre un po’ manetta” ma detto con tono cortese anche se fermo, mica come quell’istruttore che per ogni sbaglio mi cacciava nelle gambe uno spillone, come ebbi già occasione di raccontare.
Poi, entrati un po’ più in confidenza, abbiamo scoperto la passione comune per l’aeroplano, la musica, la visione aerea della vita. Non voglio qui tesserne le lodi, ma questa ragazza si è fatta avanti nella vita sorretta non da raccomandazioni ma da una volontà di ferro. Paracadutista, maratoneta, ho casualmente scoperto che ha vinto per tre anni consecutivi la 100km. nel deserto, prima assoluta tra le donne di tutto il mondo in gara, ecc., ecc.
Bella persona! In un mondo d’oggi di appiattimento globalizzato, ho ritenuto giusto che si sapesse tra volatori, come ritengo corretto scrivere di lei. I lettori vorranno conoscere il suo nome. Lo do’ volentieri. dopo averne ricevuto il consenso: Alessia NICOLINI, istruttrice, volava al Fly Roma, e ora è a S.Severa.
Ad majora!