Le seguenti note sono dedicate a chi pratica il VDS ( Volo da Diporto Sportivo ), cioè vola sugli ULM ( Ultralight Machine, aerei ultraleggeri ).
Tali macchine, da circa un mese considerate aerei a tutti gli effetti, hanno, tra le altre limitazioni di legge, anche quella di volare a quote basse, vale a dire 500ft ( 150m. ) nei giorni feriali e 1000ft ( 300m. ) in quelli festivi.
Gli aeromobili dell'Aviazione Generale, anche i “ paperozzi “, di solito volano a quote molto più elevate.
Questa limitazione del VDS potrebbe sembrare, agli occhi di un profano, una facilitazione, un vantaggio, invece non lo è perchè, in caso di emergenza, per esempio, si hanno meno possibilità per poter scegliere il luogo ritenuto idoneo per un eventuale atterraggio fuori campo o, se in prossimità di un'aviosuperficie, per poter atterrare sulla medesima, magari a motore spento. Intendiamoci, la sicurezza c'è, ma se si potesse volare più in alto sarebbe meglio. Del resto, non è neanche possibile perchè si interferirebbe con il traffico aereo generale che ha le sue regole, i suoi spazi, le sue quote, eccetera.
Volando bassi, si hanno poi tutti gli svantaggi del dover subire i capricci dell'aria in prossimità del suolo ( onde orografiche, bolle di calore, turbolenza in presenza di ostacoli, rotori di sottovento, scarsa visibilità al suolo, wind-shear, eccetera ). Il nostro stupendo Stivale si presta egregiamente nell'offrire spesso certe particolari, poco piacevoli, situazioni.
Dunque, volare a bassa quota, per quanto strano possa sembrare, presenta degli svantaggi e dei pericoli che soltanto una buona preparazione teorico-pratica da parte del pilota, sia nella cartografia (osservazione attenta e meticolosa del terreno da sorvolare facendo uso di carte di navigazione SEMPRE aggiornate) che nella meteorologia, può fare affrontare con una certa tranquillità. Anche i piloti più esperti e “consumati “ogni tanto mi raccontano di essersi trovati in situazioni meteo critiche, incontrate lungo percorsi orograficamente ritenuti sicuri e tranquilli ed in condizioni meteo apparentemente buone. E questo è un fatto che fa pensare.....
Tutto ciò premesso, eccomi dunque a ripetere, come è già avvenuto una quantità infinita di volte da parte di persone molto più autorevoli e qualificate di me, alcune raccomandazioni che noi “del mestiere “ riteniamo siano basilari.
Per prima cosa, prima di pianificare un volo, bisogna conoscere bene le condizioni meteorologiche, attuali e previste, lungo la rotta prefissata o la zona su cui si intende operare (in caso di circuito chiuso), considerando anche il rientro, se pianificato entro poche ore.
Dunque, non è sufficiente sapere “ che tempo fa “, ma è necessario conoscere anche “ che tempo farà “, soprattutto quando ci si deve allontanare dalla propria base. Da ciò, si evince che la conoscenza dell'evoluzione, anche a brevissima scadenza, delle condizioni meteo è di vitale importanza perchè in alcune stagioni i cambiamenti in peggio possono essere molto repentini. Non è sufficiente, perciò, una “ sbirciatina “ in cielo.....come spesso si vede fare.
In caso di allontanamento con sosta più o meno prolungata, prima di intraprendere il volo di ritorno, sarebbe altamente auspicabile una chiamata all'Ufficio Meteorologico più vicino per una “rinfrescata “ di aggiornamento, ANCHE SE ALL'ANDATA LE CONDIZIONI ERANO PARADISIACHE....
La consultazione delle notizie meteo riportate dai mass-media (Radio, TV) e/o dai giornali forniscono un'informazione molto generica, magari regione per regione, ma NON hanno valenza aeronautica. Lo stesso dicasi per i vari siti meteo sparpagliati su INTERNET ( i “ colleghi “ addetti a questo tipo di lavoro non si offendano, ma se sono dei veri esperti sanno che sto dicendo la verità ).
Anche le immagini da satellite necessitano di una interpretazione da parte di specialisti. In Italia, le organizzazioni preposte all'assistenza al volo sono l'Aeronautica Militare (Ufficio Generale per la Meteorologia) e l'ENAV (Ente Nazionale per l'Assistenza al Volo). Queste organizzazioni, dotate di una estesa e capillare rete di stazioni di osservazione ed Uffici Meteorologici, assicurano H24 osservazioni e previsioni per ogni tipo di esigenza volativa, sia per l'Italia che per l'estero. Il Personale addetto, ve lo assicuro, è sempre disponibile a fornire ogni informazione e suggerimento, soprattutto in presenza di situazioni pericolose, in atto o previste, come nebbia, temporali, vento forte, ceneri vulcaniche, eccetera.
E' perciò sufficiente una telefonata ad uno di questi enti (preferibilmente quello più vicino al vostro campo di volo) per avere ogni ragguaglio o consiglio. NON ABBIATE TIMORE DI SPECIFICARE CHE SIETE PILOTI DI ULTRALEGGERO !! Anzi, DOVETE dirlo, proprio per i motivi che ho indicato !
Concludendo, dico che il massimo sarebbe potersi recare di persona all'Ufficio Meteo più vicino per poter consultare con calma, con l'assistenza del personale addetto, gli AIRMET ( avvisi di sicurezza adatti al VDS perchè validi fino a livello di volo 100 se su pianura e 150 se su montagne. Per livelli superiori ci sono i SIGMET, ma è roba da traffico aereo generale ), la Carte Significative (SWLL), le carte di Analisi al Suolo (AS), le carte dei venti e delle temperature in quota ( 850 hPa ), il Sondaggio Termodinamico più vicino, i TAF (previsioni di aeroporto) ed i METAR (messaggi di osservazione ). Il tutto, tenendo conto della natura del terreno da sorvolare ( ecco l'importanza dello studio preventivo della carta di navigazione AGGIORNATA ), ci permette di poter decidere se vi è la possibilità o meno di effettuare o meno il tanto sospirato volo.
Per essere poi sempre al corrente delle condizioni meteo sulla vostra zona, esiste il servizio VOLMET che in chiaro, ma purtroppo in lingua inglese, trasmette i METAR dei principali aeroporti italiani (la frequenza del VOLMET di Roma, per esempio, è la 126.0 MHz. Consultando l'AIP Italia, si possono trovare tutte le indicazioni circa questo utilissimo Servizio).
Dimenticavo di dire che i voli VDS devono essere condotti con condizioni meteo uguali o superiori a quelle previste per i voli VFR ( Visual Flight Rules = Regole del Volo a Vista ).
Per il momento, non aggiungo altro, spero di essere stato abbastanza chiaro ed esauriente. Buon volo, amici, e....prudenza SEMPRE!!!!
Roma, 5 Gennaio 2011
GiancarloCRISTARELLA