Cari amici, le seguenti note riguardano tutti, ma sono principalmente destinate a tutti coloro i quali si sentono "arrivati" e che non accettano consigli da nessuno perchè "ormai sanno tutto", oppure sono convinti di " non avere più niente da imparare".
Amici, non sto inventandomi niente, ma quest'ultima frase è la risposta che mi ha dato un istruttore ad un mio semplice invito ad assistere ad una lezione di meteo, destinata ad un gruppo di allievi , che avrebbe avuto come argomento i pericoli che l'atmosfera, a volte, riserva a chi vola.
Piloti come Ferdinando Verde, il sempre compianto Luigi Tribbioli , Claudio Galliani e tanti altri, nel passato hanno sempre assistito a queste lezioni, silenziosi ed attenti come scolaretti, apportando, quando necessario, il loro prezioso contributo di esperienza di vita aeronautica, dimostrando, ancora una volta, quella dote che fa grandi gli uomini che volano: l'umiltà.
Pensavo, nella mia inguaribile credulità, che tale pericoloso fenomeno fosse limitato soltanto a quella persona, a quell'istruttore di cui vi ho parlato,che, per nostra fortuna, è sparito dalla circolazione ed ha smesso, almeno dalle nostre parti, di impartire lezioni di superbia.
Invece, no!
Sembra che il maligno germe della presunzione abbia fatto proseliti ed ogni tanto riaffiori.
Ho saputo che, poco tempo fa, un " pivello ", ancorchè brevettato, non ha accettato i consigli di un ultraqualificato-anzianissimo-superespertissimo-modestissimo pilota che cercava di dargli una mano, via radio, per trovare l'aeroporto di destinazione (sta di fatto che il campo è stato sì trovato, ma dopo molta fatica ).
Questo episodio, che potrebbe sembrare una cosa banale, dimostra che c'è ancora in giro gente che non ha capito che una delle doti più qualificanti che un pilota deve possedere, o deve acquisire ( magari sforzandosi ), è proprio l'UMILTA'.
L'orgolio non è salutare per chi stacca le ruote da terra.
Non dobbiamo dimenticare l'antico, e sempre valido, adagio dei nostri nonni:
" NELLA VITA C'E' SEMPRE DA IMPARARE ".
Nel momento in cui ci sentiamo " arrivati " e ci crediamo, ci siamo fregati con le nostre mani. Dobbiamo essere onesti con noi stessi, riconoscere i nostri limiti, le nostre inevitabili manchevolezze ed accettare con serenità le critiche.
Tutto ciò è molto formativo, oltre che " salutare ". Dunque, amici: ascoltare sempre, tenere conto dei consigli e delle opinioni altrui, fare tesoro delle sperienze degli altri.......ci alllunga la vita.
Chi non fa propri questi princìpi, queste, se vogliamo, semplici regole di vita, prima o poi...................pensiamoci sù, non voglio aggiungere altro.
Buon Natale a tutti!Il vostro amico Colonnello.